Case di pregio, in Italia la fiscalità attrae i ricchi
L’Italia è tra le scelte più ambite dei ricchi del pianeta grazie a fiscalità competitiva, stile di vita e immobili di pregio.
Nonostante nel 2025 la flat tax per i nuovi residenti sia stata raddoppiata a 200.000 euro, resta una delle mete più competitive secondo lo European Lifestyle Report 2025 dell’operatore immobiliare britannico Knight Frank. Milano ha registrato una crescita del +7% nei prezzi per gli immobili di pregio nel 2025. Qui sono in aumento acquirenti da Regno Unito, Svezia e Paesi Bassi. Il capoluogo lombardo è tra le mete più ambite per i trasferimenti dei “paperoni”, insieme a Londra e a Lisbona.
La Toscana rimane tra le mete non urbane più attrattive, apprezzata in particolare da HNWI britannici, statunitensi e svizzeri, per l’autenticità, i paesaggi e l’alta qualità della vita. I prezzi delle abitazioni prime nella regione hanno registrato un incremento del +5% nell’ultimo anno, con previsioni di ulteriore crescita. Il Lago di Como si conferma tra i mercati più solidi e internazionali, con un incremento del 3,8% nei prezzi prime e un volume di transazioni in crescita, con compratori provenienti da Regno Unito, Svizzera e Stati Uniti. L’Italia nel suo complesso attrae investitori interessati non solo al residenziale urbano e turistico, ma anche a vigneti e proprietà agricole di pregio, considerate “legacy assets” capaci di unire redditività, identità culturale e lifestyle.
Bill Thomson, responsabile del network italiano di Knight Frank, spiega: “In Italia, il mercato degli immobili di prima scelta è in grande fermento: Milano, la Toscana e il Lago di Como non sono solo mete iconiche, ma hub per famiglie e investitori”. Le recenti novità fiscali rafforzano il posizionamento italiano: Flat tax a 200.000 euro: pur più elevata, resta competitiva rispetto ad altri Paesi. Regole su eredità e trust chiarite: maggiore certezza legale e trasparenza per la pianificazione patrimoniale. Capital gains step-up: i non residenti che trasferiscono la residenza in Italia beneficiano della rivalutazione delle attività estere, con tassazione solo sulle plusvalenze future. Il sondaggio Knight Frank rivela che il 59% dei ricchi considera la fiscalità determinante nella scelta di relocation, con imposte su reddito e proprietà al primo posto. Il 50% sta valutando la richiesta di un visto europeo entro cinque anni. Il Golden Visa rimane lo strumento più attraente (29,7%), in particolare per i millennials. Il 63% lavora da remoto, dedicando in media il 61% della settimana lavorativa all’home working, con impatto diretto sulla possibilità di trasferirsi in nuove destinazioni.
La scelta della relocation ha un orizzonte temporale di circa 4 anni, con motivazioni che spaziano da opportunità educative alla ricerca di un cambio di carriera o di uno stile di vita differente. La migrazione di individui agiati è sempre più influenzata da soluzioni di tipo “try before you buy”: affitti temporanei prima dell’acquisto definitivo di un’abitazione. Il 71% degli intervistati indica la disponibilità di fibra ultraveloce come requisito essenziale nella selezione della località.
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