Family office, quattro su dieci investe in immobili
Secondo il Wealth Report 2025 di Knight Frank, sempre più investitori stanno rivolgendo la propria attenzione al mercato immobiliare.

Tra novembre e dicembre 2024, da un sondaggio tra 150 family office di tutto il mondo per un totale di più di 84 miliardi di patrimoni amministrati. Il campione comprende 121 single-family office, 18 multi-family office con quartier generali in 29 città tra Asia, Europa, Medio Oriente e America e una forte rappresentanza a Londra, Singapore, New York, Ginevra, Sydney e Hong Kong. Dal sondaggio è emerso che circa 40% sta investendo in ambito immobiliare. Tra le strutture più ricercate, gli uffici (20%), le proprietà residenziali di lusso (17%), i complessi industriali (14%) e gli hotel (12%).
Le sfide che i gestori di patrimoni affrontano per raggiungere i propri obiettivi di investimento sono: la difficoltà nell’individuare un partner affidabile nelle operazioni(23% degli intervistati), la complessità dei regimi fiscali(20%),l’elevata competizione nell’accaparrarsi i beni e nella rapidità nelle operazioni(19%) e altre barriere normative e di conformità (17%).Circa il 70% degli investimenti avviene all’interno dei singoli stati, come in Nuova Zelanda, dove il 93% delle operazioni si verifica a livello nazionale, in Australia(90%) e negli Stati Uniti(86%). Al contrario, i portafogli più diversificati a livello internazionale appartengono a gestori di patrimoni in Svizzera (dove solo il 31% viene investito internamente), Hong Kong (33%) e Singapore (41%).
La maggior parte dei family office considera l'investimento immobiliare una strategia a medio-lungo termine: solo il 3% effettua operazioni con un orizzonte temporale inferiore ai tre anni, il 32% effettua investimenti tra tre e sei anni, il 28% opta per i sei-nove anni, ma la quota più significativa, 37%, adotta una prospettiva di nove anni o più. Quasi due terzi dei family office gestiscono proprietà residenziali private, con obiettivi come utilizzo familiare ed eredità (44%), conservazione del capitale (29%), diversificazione del portafoglio (20%), potenziale reddito da locazione(soloil7%).
In media, i family office che gestiscono proprietà residenziali private sono responsabili di 4,7 immobili per famiglia, con una media di 5 in America Latina e 4,2 in Nord America. Il 25% sta considerando nuove acquisizioni per i prossimi 18 mesi. La maggior parte delle decisioni in materia di investimenti viene presa ancora dai babyboomer (60-78 anni), che costituiscono il 50% dei family office, e dalla generazione X (44-59 anni, il 36%), ma anche i millennial (28-43 anni) e la gen Z stanno assumendo posizioni di leadership:1 family office su 10 conta già un millennial come decision-maker, mentre gran parte degli intervistati afferma di aver assegnato ai millennial e alla gen z poteri decisionali. Le nuove generazioni, inoltre, mostrano un crescente interesse per la sostenibilità nel real estate: il 63% dei millennial ha già allocato capitali in quest’ambito, mentre solo il 35% dei babyboomer ha fatto altrettanto.
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