Mutui, il 95% è a tasso fisso
Tassi più bassi e un costo del prodotto medio più contenuto rispetto agli anni passati e tra gennaio e giugno il 94,7% dei mutuatari ha optato per il tasso fisso, una scelta in aumento del 7,5% rispetto ai primi sei mesi del 2023.

A dirlo è Kìron Partner, società del Gruppo Tecnocasa, che ha analizzato diversi indici quali scopo finanziamento, tipologia tasso, durata e importo medio dei mutui sottoscritti dai suoi clienti. La seconda scelta di chi ha acceso un mutuo per comprare casa è stata il tasso misto con il 3,3% delle preferenze. Il fine il tasso variabile però in calo del -7,3%.
L’acquisto della prima casa è la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo e rappresenta il 93,1% del totale delle richieste in calo del -0,6%. Chi opta per la sostituzione o la surroga rappresenta il 3,1%. Le operazioni di consolidamento dei debiti costituiscono lo 0,3%. Chi invece fa ricorso al finanziamento per ottenere maggiore liquidità, per motivazioni diverse da quelle dell’acquisto dell’abitazione a fronte di garanzie patrimoniali, rappresenta lo 0,8% del totale. E’ pari allo 0,7% la percentuale di coloro che accendono un mutuo per costruire o ristrutturare la propria abitazione. Il 2,1% scelgono un finanziamento per l’acquisto della seconda casa in crescita del +0,6%. Pressoché invariate le altre finalità.
A livello nazionale la durata media del mutuo è di 26,6 anni, mentre nel semestre precedente era pari a 26,7 anni. Segmentando per fasce di durata, emerge che il 62,4% dei mutui ha una durata compresa tra 26 e 30 anni. Il 19% si colloca nella fascia 21-25 anni. Il 11,5% si colloca nella fascia 16-20 anni. Il 7% si colloca nella fascia 10-15 anni. I prestiti ipotecari di durata inferiore a 10 anni rappresentano solamente lo 0,1% del totale, a causa dei costi elevati della rata mensile.
Nel I semestre del 2024 l’importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale è stato pari a 114.900 euro, mentre nel semestre precedente ammontava a 114.500 euro. Suddividendo il campione per fasce di erogato, si nota come la ripartizione sia più sbilanciata verso importi di medio-bassa entità. Il 2,9% dei mutui erogati, ha un importo inferiore a 50.000 euro. Il 43,1% dei mutui erogati, ha un importo appartenente alla fascia tra 50.000 e 100.000. Il 36,1% dei mutuatari ha ottenuto un finanziamento da 100.000 euro a 150.000. Il 12,5%, invece, si colloca nella fascia successiva, 150.000 e 200.000. La percentuale dei mutui che superano i 200.000 euro è pari a 5,4%.
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