24 Giugno 2020
Mutui, dopo il lockdown cresce del 9% l’importo medio erogato
Dopo i mesi di lockdown, da maggio la richiesta dei mutui è ripartita a gran velocità e oggi il settore viaggia addirittura più spedito di quanto non fosse nei mesi precedenti al Covid.
Secondo l’analisi realizzata da Facile.it e Mutui.it (su un campione di oltre 77.000 domande di finanziamento) a fronte dell’aumento della domanda, le banche sembrano aver adottato una politica di grande apertura nella concessione del credito alle famiglie. Ma ecco i dettagli:
- L’importo medio erogato dagli istituti di credito tra il 1 maggio e il 15 giugno 2020 è cresciuto del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, raggiungendo i 134.315 euro.
- L’erogato medio è tornato ai livelli registrati ad inizio anno, nonostante oggi la situazione economica generale sia oggettivamente peggiore rispetto ad allora.
- Le richieste raccolte nel canale online sono caratterizzate da un incremento del peso percentuale delle surroghe che oggi, secondo l’analisi di Facile.it, rappresentano più di 1 terzo del totale domande di finanziamento (34%); erano poco più del 17% lo scorso anno.
- Ci sono istituti di credito, ad esempio, che consentono di iniziare a pagare la prima rata del finanziamento dopo 12 mesi dalla stipula.
- Molte banche hanno deciso di non irrigidire i criteri di valutazione dei richiedenti mutuo e, anzi, hanno adattato le proprie politiche a quelle condizioni diventate critiche proprio a causa dell’emergenza Covid, in primis in riferimento alla cassa integrazione.
- A giugno i tassi di interesse rilevati rimangono bassi. Secondo le simulazioni di Facile.it, a giugno per un finanziamento da 124.000 euro da restituire in 25 anni, con un rapporto mutuo/valore dell’immobile pari al 70%, i migliori tassi fissi (Taeg) disponibili online variano tra lo 0,95% ed il 1,15%, con una rata compresa tra 463 euro e 477 euro; a inizio anno (gennaio), per questo stesso finanziamento i tassi variavano tra l’1,23% e 1,34%.
- E anche sul fronte dei tassi variabili l’offerta rimane estremamente bassa, con Taeg che variano, per i parametri sopra indicati, tra 0,81% e 0,98% (rata tra 452 euro e 463 euro).
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