Mutuo, banche sempre più prudenti nel dare credito
Negli ultimi anni la percentuale di lavoratori che chiedono e ottengono un mutuo grazie al proprio contratto a tempo indeterminato è aumentata. Così quella degli Under 30 che si sono rivolti ad un istituto di credito per richiedere un mutuo.
Questo incremento è stato misurato da una analisi di Facile.it e Mutui.it, che ha preso a campione 50mila domande di finanziamento per l’acquisto di una casa (sia prima, che seconda) presentate tra il 2013 e il 2017. “Dai dati sembra di capire che è migliorata la fiducia dei consumatori, tanto che i lavoratori a contratto indeterminato hanno fatto più richiesta di mutui - spiega Ivano Cresto, responsabile Mutui di Facile.it. - Dall’altro lato, c’è un atteggiamento più prudente da parte delle banche, che considerano la stabilità lavorativa come elemento fondamentale per concedere un mutuo”. Ma ecco cosa sta succedendo nel dettaglio.
- È aumentata la percentuale di richieste di mutuo da parte dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato. Questa è passata dal 77% del 2013 all’81% del 2017. Le banche preferiscono erogare mutui a questi ultimi che ai precari. Così se nel 2013 quelli concessi a lavoratori con contratto a tempo indeterminato erano l‘81% del totale, diventati l’86% nel 2017.
- La percentuale di lavoratori a tempo determinato che si sono rivolti alle banche per il mutuo è nel frattempo diminuita, il valore è passato dal 3% del 2013 al 2% del 2017, se invece si guarda ai mutui erogati è calato dal 2,4% all’1,9%.
- Da una parte è aumentata la percentuale di aspiranti mutuatari con meno di trent’anni, passata dal 3% del 2013 ad un 31% di fine 2017, salendo di 28 punti percentuale. Nel 2013 i richiedenti con contratto a tempo indeterminato erano il 75% del totale, mentre nel 2017 la percentuale è salita invece di 9 punti.
- La percentuale di Under 30 che è riuscita a ottenere il finanziamento è passata dal 2% del totale nel 2013 al 12% nel 2017 e tra questi, la percentuale di giovani con contratto a tempo indeterminato è cresciuta dal 70% del 2013 all’87% del 2017.
- Aumentano gli importi erogati. L’importo medio richiesto dai lavoratori a tempo indeterminato è passato dai 122.600 euro del 2013 ai 130.237 euro (+6,2%). Quello davvero erogato, invece, è aumentato da 117.700 euro del 2013 ai 128.770 euro del 2017 (+9,4%).
- Anche gli Under 30 hanno chiesto e ottenuto importi più elevati; la richiesta media è passata da 104.623 euro del 2013 a 122.900 euro del 2017 (+17,5%), l'erogato da 101.900 euro a 121.460 euro (+19,2%).
- Il progressivo aumento della quota di Under 30 ha determinato, inoltre, una diminuzione dell’età media dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato che si sono rivolti a un istituto di credito; tra coloro che hanno ottenuto il mutuo, l’età media è passata da 42 a 39 anni.
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