29 Giugno 2017
Negozi, ecco quali sono le attività che aprono e quelle che non interessano
Con la crisi il panorama della attività commerciali in Italia è stato ridisegnato. Ma quali sono oggi quelle ritenute più interessanti e quali quelle che invece hanno perso forza attrattiva? Se lo è chiesto il portale di annunci Immobiliare.it che ha analizzato tutte le inserzioni pubblicate sul suo sito sulla ricerca di locali e licenze.
Ecco in dodici punti i risultati.
- In quest’ultimo anno è aumentata soprattutto la domanda per l’acquisto di ristoranti (+7,5%). L’offerta ha invece registrato un calo del 3,5% e di conseguenza i prezzi dei ristoranti in vendita sono saliti (+2,5%).
- Anche i negozi di telefonia sembrano aver guadagnato interesse, essendo accessibili e veloci da avviare, supportati dal brand a cui ci si affilia. La domanda è cresciuta del 7,5% a fronte di un’offerta aumentata del 4%.
- Seppur in maniera più ridotta è aumentata anche la richiesta di gelaterie e della stessa percentuale quella dei parrucchieri (+5%).
- Sempre più italiani sono interessati ad aprire una palestra (+3,5%) e i prezzi di queste attività risultano in aumento dell’1,5%.
- Cresce poi la richiesta di pasticcerie (+3%). E della stessa percentuale aumenta il mercato degli alimentari.
- Anche la richiesta di centri estetici e di solarium continua a salire (+2%).
- E torna a crescere la domanda di negozi di sigarette elettroniche che segna un +1%. Scema invece l’interesse verso le tabaccherie
- Negozi di abbigliamento e ferramenta soffrono la concorrenza della grande distribuzione e la domanda per queste due attività è scesa ancora nell’ultimo anno di un 4%.
- Vanno peggio le edicole. Qui il calo della domanda è del 5% mentre cresce l’offerta del 3%. I prezzi risultano ancora stabili (-1%).
- Le panetterie sembrano vivere un momento di stallo: la domanda ha segnato un -6% negli ultimi dodici mesi.
- Perdono fascino i centri di scommesse, soppiantati dalla possibilità di giocare sul web: la domanda è in calo dell’8%. L’offerta risulta cresciuta del 6%.
- Il digitale e le grandi catene hanno cambiato il destino di cartolerie e librerie: nell’ultimo anno la domanda è scesa del 6% e l’offerta è aumentata del 10,5%.
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